Sport & Management Improvement
Performance Agonistica e Professionale
Sia la performance agonistica che quella professionale lasciano intravedere interessanti punti di intreccio:
- Un atleta vincente deve essere in grado di programmare i propri obiettivi, motivarsi, gestire le
proprie risorse fisiche, emotive e cognitive, integrarsi funzionalmente nel gruppo o nella
squadra. - Un allenatore di livello deve saper pianificare, motivare guidare e, quando necessario,
apportare modifiche e correzioni al gruppo che conduce. Entrambi, in ultima analisi, per essere
dei leader devono saper ottimizzare risorse e sviluppare potenzialità. - Al manager sono richieste abilità non del tutto differenti. Egli è chiamato alla gestione
ottimale della propria persona, sia in funzione del rendimento massimale delle proprie risorse
individuali, che di quelle aziendali (economiche, logistico – organizzative e soprattutto umane).
Promuovere la persona per liberarne le risorse è, dunque, alla base del modello d’intervento di consulenza. È fatto ampiamente acquisito che i fattori psicologici giochino un ruolo fondamentale sia in positivo – nel caso di stabilità emotiva, fiducia in sé e concentrazione – che in negativo – tensione, ansia, stress e paura – nel determinare la prestazione sportiva così come quella professionale.
Missione d’Impresa
La questione di fondo riguarda il modo attraverso cui la condivisione della Missione d’Impresa dei Valori, delle Strategie, dei Progetti e dell’Organizzazione, possa fungere da catalizzatore psicologico esercitante una spinta motivazionale verso lo sviluppo delle Competenze (in subordine delle performance) del soggetto sportivo o aziendale. In questo caso la parola “impresa” è giocata nella doppia valenza di Azienda e Azione avventurosa che si intraprende.
La scienza del management ha consolidato nel tempo un sapere utile che porta a concepire lo sviluppo della risorsa uomo come necessariamente incentrato sul coinvolgimento: intorno agli obiettivi, ai risultati, ai significati particolari e d’insieme delle cose da fare, alle regole, ai metodi, alla comunicazione, al clima organizzativo.
D’altra parte anche lo Sport ha sempre assegnato grossa rilevanza al gruppo o, più in particolare alla squadra, intesa come dimensione sociale congeniale al coinvolgimento diretto delle persone.
Le domande ispiratrici
- In che modo Sport e Impresa possono integrare le loro rispettive esperienze in merito a programmi di sviluppo organizzativo basato sul significativo e sistematico coinvolgimento delle persone?
- Può aver senso motivare psicologicamente l’atleta, il tecnico o il dirigente sportivo, così come il collaboratore, il manager o il dirigente d’azienda cercando di dare un respiro più ampio ai programmi di lavoro, fino a implicare anche le ragioni di fondo che orientano lo sviluppo della Squadra/Società/Impresa e ne definiscono l’esistenza?
- L’identificazione da parte del soggetto sportivo con il gesto atletico, o del lavoratore con l’azione produttiva, potrebbe animarsi di ulteriore impegno ed entusiasmo e, conseguentemente, favorire una accelerazione del processo di apprendimento della competenza, laddove si favorisse una forte compenetrazione tra impegno individuale ordinario e missione di Squadra/Società/Impresa?